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Pressione arteriosa e salute del cuore

Prendersi cura della propria salute e del proprio benessere a breve e lungo termine non può prescindere dalla prevenzione cardiovascolare: è importante sapere che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte o invalidità del mondo, compresa l’Italia, ed hanno un profondo impatto umano, sociale ed economico.

I fattori di rischio 

Esistono delle patologie che interessano e danneggiano il cuore e/o i vasi sanguigni e sono strettamente correlate alle malattie metaboliche, prime responsabili di eventi cardiovascolari dannosi.

I quattro tra i più importanti fattori di rischio riconosciuti a livello clinico sono:

  • iperglicemia
  • dislipidemie (come l’ipercolesterolemia)
  • obesità
  • ipertensione

Quest’ultima riguarda ad esempio la pressione arteriosa sistemica ovvero il rapporto tra la forza con cui il sangue spinge sulle pareti arteriose e la resistenza mediata dalla superficie delle pareti stesse.

Si misura in millimetri di mercurio (mmHg).

Minima e massima 

 Quando misuriamo la pressione sentiamo parlare di minima e massima, ma cosa significa?

La pressione massima corrisponde alla pressione che si ha al momento della sistole cardiaca, cioè quella fase di contrazione che determina il rapido passaggio del sangue all’interno dell’aorta.

La pressione minima corrisponde, invece, alla pressione al momento della diastole, cioè la fase di rilassamento che segue la contrazione.

La pressione non si mantiene costante durante la giornata, ha piuttosto un andamento circadiano ossia dipende dal nostro stato di sonno o veglia.

Durante il sonno la pressione si riduce, perché le richieste metaboliche dei vari organi sono ridotte al minimo, mentre quando si fa uno sforzo fisico la pressione aumenta perché è incrementata la richiesta di ossigeno da parte dei muscoli.

Quando la pressione è alta

L’European Society of Cardiology (ESC) e l’European Society of Hypertension (ESH) nelle Linee guida 2018 hanno inserito la classificazione dei valori di pressione:

  • Ottimale con pressione sistolica < 120 mmHg e pressione diastolica 80-90 mmHg
  • Normale con pressione sistolica tra 120-129 mmHg e pressione diastolica tra 80-84 mmHg
  • Alta con pressione sistolica >130 mmHg e pressione diastolica >90 mmHg

per parlare di ipertensione è necessario che tali valori elevati si mantengano nel tempo.

Prevenire è meglio che curare

Visto il rischio che comportano i fattori di rischio, è importante impegnarsi attivamente per contrastare queste patologie. Nei casi in cui se ne presentino 3 o più si parla di “sindrome metabolica” che, oltre a causare un danno diretto, genera uno stato di infiammazione cronica silente che a lungo andare causa disequilibri e aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche.

La prevenzione è la strategia vincente per custodire la salute di cuore e vasi sanguigni!

È importante seguire uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata, in più possono rivelarsi utili attivi antiossidanti, che riducono l’infiammazione e mantengono in salute le pareti dei nostri vasi sanguigni, ad esempio, gli omega 3 e i polifenoli contenuti nel Picnogenolo!

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